La Dirigente Generale è stata chiara ed ha fugato ogni dubbio riguardo alla deroga ai limiti assunzionali imposte dalla normativa nazionale per la stabilizzazione delle categorie A e B. L’Amministrazione Comunale può procedere alla trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di categoria “A” e “B” (scuola dell’obbligo) per i quali, il reclutamento, avviene attraverso l’applicazione dell’art. 16 della legge 56/87 (chiamata diretta) , richiamando al riguardo la circolare ministeriale .
In buona sostanza se il Comune ha in essere 100 precari nelle fasce A e B può procedere direttamente all’assunzione di tutti i lavoratori, in deroga a qualsiasi normativa. Ciò significa che l’assunzione dei 100 precari non intacca la riserva dei posti disponibili per le categorie “C” e “D” (diploma o laurea), per i quali l’Amministrazione ha l’obbligo di indire i concorsi, con riserva del 50% del 40 % dei posti disponibili in organico, ai precari in servizio presso l’Ente, e/o con procedure concorsuali aperte valorizzando la professionalità acquisita presso il medesimo Ente.
La FP CGIL chiede l’immediata apertura di un tavolo tecnico per l’assunzione dei 100 precari e l’immediata l’indizione del concorso per le altre categorie. “La Dirigente è stata lapidaria – conclude Clara Crocè- dopo il 2016, sarà difficile ottenere ulteriori deroghe per la stabilizzazione dei precari”.
Fonte: http://www.messinaora.it/notizia/2014/04/06/precari-il-comune-ne-puo-assumere-subito-100-parola-di-cgil/25867
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Auguri ai colleghi di Messina, invece a Mazara Del Vallo siamo ancora in attesa dei chiarimenti dall'Assessorato al Lavoro??????????
RispondiEliminaLia Natoli · Lavora presso Comune di Villabate
RispondiEliminaNon è vero, in quanto i vincoli di natura finanziaria (50% delle risorse disponibili relative all'anno precedente) si applicano a tutte le categorie di precari (A B C D), indipendentemente dalla forma di stabilizzazione. Si continua, al solito, a fare disinformazione in materia di precariato, perdendo di vista la sanzione che si applica nel caso di abuso dei contratti a tempo determinato oltre il limite imposto dalla Legge (36 mesi), la quale prevede la trasformazione a tempo indeterminato di TUTTI i contratti in essere, indipendentemente dalla categoria di appartenenza.