sabato 11 ottobre 2014

DOTT. GAETANO AIELLO - COMUNICATO SABATO 11 OTTOBRE 2014

I dipendenti pubblici precari degli Enti Locali ed Istituzionali della Regione Siciliana devono sapere cosa potrebbe succedere entro dicembre se ancora si continua a perdere tempo ad affrontare con cognizione di causa il fenomeno del precariato pubblico in Sicilia. 
Una prima conseguenza potrebbe essere il non rinnovo dei contratti precari da parte degli Enti già a dicembre di quest'anno. 
Altra conseguenza la non stabilizzazione dei contratti precari entro il termine ultimo del 31 dicembre 2016 per gli Enti che hanno adottato la proroga finalizzata. In questo caso la illegittimità della proroga dei contratti precari potrebbe essere fonte di danno erariale per l'Ente stesso mentre il dipendente pubblico precario potrebbe fare valere in giudizio un ulteriore abuso da parte della Pubblica Amministrazione. 

Pertanto all'inizio del 2015 ci potremmo ritrovare in questa paradossale situazione. E ancora l'attesa sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea in merito alla questione della legittimità dei contratti a tempo determinato stipulati dagli Enti Pubblici e dalla Pubblica Amministrazione sembra volgere a favore dei dipendenti pubblici precari. Pertanto la sottovalutazione di questa sentenza da parte di amministratori dirigenti e funzionari degli Enti Locali ed Istituzionali della Regione Siciliana almeno nei confronti di dipendenti pubblici precari che sono in contenzioso è già fonte di danno erariale oltre ad altri danni al momento non effettivamente stimabili a vantaggio dei precari che hanno preventivamente presentato ricorso per l'abuso di contratti di lavoro flessibile a tempo determinato. 

Quindi nel caso in cui come già visto con le conclusioni dell'avvocato generale sarà riconosciuta l'illegittimità della legislazione italiana e di conseguenza di quella regionale gli Enti Locali ed Istituzionali della Regione Siciliana dovranno giocoforza adoperarsi per riparare il danno da abuso di contratti a termine subito dai dipendenti pubblici precari. 

A questo si potrebbe aggiungere che i due ddl sul precariato pubblico degli Enti Locali ed Istituzionali della Regione Siciliana in discussione presso la V Commissione Lavoro dell'Ars (il n. 741 e il n. 742.) rappresentano un inizio diverso per affrontare con metodo e serietà il fenomeno del precariato pubblico siciliano. Il semplice fatto che i due ddl sul precariato trovino delle resistenze dovrebbe fare riflettere prima tutti gli amministratori degli Enti e di conseguenza anche i dipendenti pubblici precari. 
Non vedo in giro altre proposte in questo momento ne altre iniziative che abbiamo una visione generale del fenomeno del precariato pubblico siciliano. 

Non prendiamoci in giro ancora una volta. Dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia la realtà. ..dipendenti pubblici precari asu in servizio presso gli Enti Locali ed Istituzionali della Regione Siciliana bisogna chiedere con forza e con la presenza costante una soluzione seria per almeno affrontare il fenomeno del precariato pubblico siciliano. 
Cari amici ho sempre fatto di tutto per fare capire che non è più possibile continuare con le solite promesse e proroghe all'infinito ma ho sempre avuto paradossalmente il limite precario dei precari. Oggi cambiare approccio almeno da parte di tutti voi vuol dire affrontare per la prima volta nella storia anche in Sicilia il fenomeno del precariato pubblico siciliano

Gaetano Aiello

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