mercoledì 7 gennaio 2015

Anief. Dopo un anno di successi e il via libera dell’UE sui precari, vivremo un 2015 di assunzioni e risarcimenti

di admin

Immagine Anief
Anief - Il sindacato ripercorre la cavalcata di lotte, denunce e risultati colti nel 2014 appena concluso – dalla dispersione eccessiva al sostegno negato.  Nell’anno che ci aspetta saranno, in primis, colti i frutti del parere espresso dalla Corte di Giustizia europea sull’abuso di contratti a termine attuato in Italia per troppi anni.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): chiederemo ai nostri tribunali, per tutti i supplenti sino ad oggi illegittimamente non assunti, un adeguato indennizzo per il mancato provvedimento di assunzione. Oltre che il riconoscimento degli scatti di anzianità, il pagamento dei periodi non lavorati tra una supplenza e l'altra e l’immissione in ruolo per i 100mila supplenti aggiuntivi ancora oggi dimenticati dal nostro Governo.
Archiviato il 2014, un anno di lotte, denunce e vittorie sindacali, l’Anief si proietta al nuovo anno: quello che consacrerà il parere espresso lo scorso 26 novembre dalla Corte di Giustizia europea, attraverso l’assunzione dei 150mila docenti precari già previsto dalla Legge di Stabilità 2015. Il sindacato ricorda ai decisori politici, all’amministrazione scolastica e all’opinione pubblica che a quelle immissioni in ruolo ne vanno aggiunte almeno altre 100mila: 60mila sono infatti gli insegnanti, dimenticati inspiegabilmente perché non inseriti nelle GaE, e 40mila sono gli Ata, gli amministrativi, tecnici e ausiliari della scuola ancora una volta lasciati ai margini del progetto di stabilizzazione del personale anche se rappresentino un elemento chiave per la funzionalità delle nostre 8.400 scuole autonome.
Il sindacato ricorda che, oltre alle assunzioni, nelle prossime settimane partiranno le richieste per i risarcimenti danni arrecati agli stessi supplenti da una politica cieca alle chiare indicazioni provenienti sempre dall’Europa a partire dal 1999, con la direttiva 70/CE: la base di partenza sono 15 mensilità dello stipendio mancato, che corrispondono ad una quota che sfiora i 25mila euro. E non mancano, come accaduto sempre nel 2014, sentenze con risarcimenti ben superiori.
È intenzione del sindacato, inoltre, chiedere ai giudici del lavoro l’assegnazione di quegli scatti automatici, sono ad oggi riservati, senza motivi adeguati, al solo personale di ruolo. Arrecando un vantaggio economico per i precari ricorrenti permanente, visto che si spalmerà su tutte le mensilità del lavoratore sino alla pensione e con influssi postivi pure sull’assegno di quiescenza. Qualora dovesse andare in porto il nefasto progetto governativo di eliminare gli aumenti stipendiali legati all’anzianità, il riconoscimento degli scatti diventerà quindi doppiamente utile.
“Nelle prossime settimane – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – i tribunali del lavoro italiani saranno invasi da ricorsi di questo genere. Ricordiamo che oltre al risarcimento forfettario e agli scatti di anzianità, infatti, i risarcimenti in arrivo riguardano anche il pagamento dei periodi non lavorati tra una supplenza e l'altra. Oltre che, ovviamente, l’obbligo di costituzione di un rapporto a tempo indeterminato. Il danno potenziale alle casse pubbliche è di alcuni miliardi”.
A quantificare l’esborso per l’erario è stato Paolo Coppola, giudice del Tribunale di Napoli, promotore con la Corte Costituzionale della richiesta alla Corte di Giustizia europea e ‘disobbediente’ rispetto a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, che ha quantificato oltre 6 miliardi di euro di risarcimento: una cifra che fa tremare i polsi. Ma da cui lo Stato italiano non può sottrarsi, visto che è stato l’artefice del maltolto. Non solo nella scuola, ma in tutto il pubblico impiego. Il sindacato, che si è speso per questo epilogo sino dal primo giorno della sua attività sindacale, ricorda pertanto a tutti coloro che detengono i requisiti per l’assunzione e i risarcimenti – 36 mesi di servizio anche non continuativo su posti vacanti, come indicato dalla sentenza europea di fine novembre - di presentare apposito ricorso.
Per dimostrare l’efficacia dell’azione dell’Anief, abbiamo selezionato le tappe più significative del 2014: dalla dispersione eccessiva al sostegno negato, dai problemi sul fronte della formazione e del reclutamento, dagli stipendi inadeguati al Sud abbandonato. E tanto altro. Per dimostrare come l’azione del giovane sindacato si svolga a trecentosessanta gradi, sempre per salvaguardare i diritti negati a tutti gli “attori” del sistema scolastico italiano.


 Fonte: http://www.orizzontescuola.it/news/anief-dopo-anno-successi-e-via-libera-dell-ue-sui-precari-vivremo-2015-assunzioni-e-risarciment

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