sabato 18 aprile 2015

Dott. Gaetano Aiello - Comunicato dopo SIT IN 15/04/2015

Buongiorno a tutti i dipendenti precari degli Enti Locali ed Istituzionali della Regione Siciliana. Vorrei fare alcune precisazioni:

1. A partire dal 1 gennaio del 2013 tutti i contratti a tempo determinato stipulati dagli Enti con i dipendenti precari in applicazione della legislazione regionale in materia di precariato non possono avere scadenze diverse. Sia che si tratti di contratti ex puc che di contratti quinquennali di diritto privato. Infatti la Legge Regionale 22 gennaio 2013 n. 4 all'art 3 comma 1 dispone che tutti i contratti in essere alla data del 30 novembre possono essere prorogati fino al 30 aprile 2013 successivamente fino al 31 luglio e infine al 31 dicembre 2013; 




2. Dal 1 gennaio 2014 il famoso nonché disastroso art 30 della Legge Regionale 28 gennaio 2014 n 5 dispone l'abrogazione di tutta la legislazione regionale sul precariato pubblico siciliano soprattutto in materia di finanziamento dei contratti a tempo determinato. Lo stesso art 30 dispone inoltre il recepimento in materia di stabilizzazione dell'art 4 del Decreto Legge 31 agosto 2013 n. 101 convertito con modificazioni ed integrazioni in Legge 30 ottobre 2013 n 125
Bisogna precisare che in materia di stabilizzazione di rapporti di lavoro a tempo determinato la Regione Siciliana non ha mai avuto una legislazione propria in quanto di esclusiva competenza dello Stato. Da questo momento i contratti a termine possono essere prorogati e/o rinnovati in deroga ai vincoli di bilancio fino al 31 dicembre 2014 e in ultimo in deroga di quanto previsto dall'art 1 comma 268 della Legge 23 dicembre 2014 n 190 fino al 31 dicembre 2015
Inoltre la Legge statale in esame introduce la proroga finalizzata alla stabilizzazione del rapporto di lavoro a tempo determinato purché si inserisca nel Programma triennale del fabbisogno del personale 2014-2016. Ovviamente può essere inserito nella proroga finalizzata il dipendente precario che entro il termine ultimo del 31 dicembre 2016 dovrà essere stabilizzato; 




3. La proroga finalizzata al 31 dicembre 2018 disposta dall'art 1 comma 426 della Legge 23 dicembre 2014 n 190 per il momento non si applica alla Regione Siciliana è cmq riguarda sempre e solo i dipendenti precari inseriti nel Programma triennale del fabbisogno del personale 2014-2016
Per coloro i quali non sono inseriti i contratti a tempo determinato scadono il 31 dicembre 2015. Pertanto invito tutti i dipendenti precari degli Enti Locali ed Istituzionali della Regione Siciliana a vigilare su scadenze diverse o mancate proroghe e rinnovi illegittime messe in campo da parecchi Enti. 
Non esistono proroghe di contratti a tempo determinato di un mese due o quattro mesi. Ma esistono per Legge proroghe in deroga ai vincoli di bilancio di un anno
Ogni Ente pubblico in violazione alla Legge in materia di proroga e rinnovo dei contratti a tempo determinato si comporta invece come un Ministero. 
Vigilate e informate delle difformità applicative l'Ispettorato della Funzione pubblica abilitato ai sensi di Legge a controllare gli Enti. 
La Regione Siciliana in materia non ha alcuna competenza. Questo lo voglio rimarcare con forza; 




4. Il percorso legislativo che è urgentissimo deve essere completato deve avere chiaro 3 concetti :

a. Il ruolo unico ad esaurimento anche con la previsione di una selezione concorsuale tenendo conto dei requisiti per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e cioè almeno 3 anni di esperienza a tempo determinato nelle mansioni espletate; 

b. Il ruolo soprannumerario dei dipendenti precari degli Enti che non vengono inseriti nel Programma triennale del fabbisogno del personale 2014-2016 e che hanno i requisiti per la stabilizzazione; 

c. Il contributo ordinario riconosciuto dallo stesso art 30 della Legge Regionale 28 gennaio 2014 n 5 e non invece il fondo straordinario per compensare squilibri finanziari ed effetti sulla spesa del personale che tanti danni ha arrecato agli Enti stessi; 




5. I due DDL 741 e 742  sul precariato che ho predisposto sono solo la base di partenza e non un punto di arrivo. Invito tutti a leggerli a discuterli a confrontarli con altre proposte per arrivare alle possibili soluzioni per affrontare e risolvere il fenomeno del precariato pubblico siciliano. 
Occorre buon senso, tenacia, presenza di massa perché quello che io sto cercando di fare non è altro quello che dovrebbe fare uno Stato civile dopo che per 26 lunghi anni ha abusato dei dipendenti precari cittadini. 
Aiutiamoci a trovare le soluzioni a questa vergogna tutta Siciliana.


Colleghi io ho semplicemente detto la verità che scaturisce dalla vigente legislazione statale. Il resto lo lascio alle chiacchiere di amministratori funzionari politicanti sindacalisti troppo informati per non capire quello che accade in materia di contratti a tempo determinato stipulati in violazione di legislazione comunitaria vigente in tutti gli Stati membri dell'Unione europea, Sicilia compresa. 

Dott. Gaetano Aiello
Esperto in materia di legislazione statale e regionale sul precariato pubblico siciliano, consigliere alla Vice Presidenza Vicaria dell'ARS.


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